Francesco Amante

L’organizzatore della gara

Mi sono riavvicinato al motorismo storico nel 1997. L’avevo dovuto abbandonare nel ’93, dopo avere partecipato per sei anni ai campionati italiani di regolarità e conquistato il trofeo italiano della mia categoria, quando ormai questi impegni non riuscivano più a conciliarsi con la mia attività imprenditoriale. Nel 1996 ho accettato la presidenza di un Club di auto storiche di Bologna con la certezza che avrei compiuto ogni sforzo per fare raggiungere al Club prestigiosi traguardi. Ho cercato di applicare anche qui quei metodi gestionali e quella filosofia lavorativa relazionale su cui ho sempre conformato le mie aziende introducendo nell’ambito degli eventi quel concetto di cultura del patrimonio da salvaguardare e da divulgare, le auto, che in seguito fu un po’ utilizzato dalla maggior parte dei club che promuovevano attività per le auto d’epoca.

I risultati non hanno tardato ad arrivare: una Manovella d’Argento ASI nel 1997 e poi quattro Manovelle d’Oro, nel ’98, 2000, 2001 e 2002, i massimi riconoscimenti nazionali dell’Automotoclub Storico Italiano. Da tempo però avevo un sogno nel cassetto, confortato dalle sollecitazioni dei media e degli appassionati della storia del motorismo sportivo: riportare la velocità su per i tornanti della Raticosa, e più precisamente da Pianoro Vecchio a Livergnano, dopo ben 32 anni, per riproporre la più famosa cronoscalata italiana degli anni ’50 e ’60. Ero cosciente che i problemi da risolvere sarebbero stati tanti, ma come imprenditore ho sempre saputo assumermi i rischi in prima persona, quindi con Scuderia Bologna Squadra corse e con l’aiuto delle istituzioni, di numerosi sponsor, dei media e di tanti amici e appassionati, nel 2001 sono riuscito a portare ai nastri di partenza quaranta bellissime vetture “Sport”, “Barchette”, “GTS” e “Prototipi”. Apripista d’eccezione Clay Regazzoni su una splendida Ferrari SWB 250 del 1960 e Odoardo Govoni che fu anche protagonista della Raticosa nella sua epoca d’oro. Nel 2011 furono 130 le vetture partecipanti e, nella splendida cornice di Golf Club Molino del Pero, avvenne la premiazione del Campionato Italiano 2010, forse anche quale conferma di un meritato GTO, Gran Trofeo dell’Organizzatore.

Quella del 2015, fu la quindicesima cronoscalata che ho organizzato sempre con la titolazione a Campionato Italiano e al Challenge Salita Piloti Autostoriche. Fu la trentesima dall’inizio, oltre cinque lustri di storia. In tale occasione scrissi con l’amico, professor Carlo Dolcini, il libro “Bologna-Raticosa una storia di uomini e motori” sulle 30 edizioni editato da Giorgio Nada.

Clay è stato in molte edizioni testimonial della manifestazione, condividendo con la sua partecipazione ogni momento delle gare.

Le prime edizioni furono dedicate all’indimenticabile gentleman driver Cesare Perdisa, vincitore di due edizioni della Raticosa.

L’edizione del 2024 sarà la 35a edizione della manifestazione.